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Comprare una casa ristrutturata: cessione del credito

Chi decide di comprare una casa ristrutturata da un’impresa edile può usufruire dello sconto in fattura o cedere il credito corrispondente alla detrazione, lo chiarisce con una nota l’Agenzia delle Entrate in merito alle domande relative alle agevolazioni fiscali.

Acquisto di un immobile ristrutturato: come funziona il bonus

Attenendosi alla normativa sul Bonus Ristrutturazioni, la detrazione del 50% spetta anche sul 25% del prezzo di acquisto di un immobile a uso abitativo ristrutturato, su una spesa massima di 96.000 euro.

Il contratto di acquisto deve essere firmato entro 18 mesi dalla fine dei lavori e gli interventi di ristrutturazione devono necessariamente essere stati fatti sull’intero edificio da imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare o da cooperative edilizie.

Un esempio esplicativo

Se si acquista una casa al prezzo di 200.000 euro, la detrazione deve essere calcolata sul 25% del valore, ossia il 25% di 200.000, quindi 50.000 euro.
La detrazione fiscale sarà quindi pari al 50% di 50.000 e dunque 25.000 euro.

Ottenere la cifra delle agevolazioni fiscali come sconto in fattura o cessione del credito

Secondo l’Agenzia delle Entrate che ha risposto alla domanda diretta di un contribuente, visto il
Decreto Rilancio (DL 34/2020) che ha introdotto la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito per gli interventi agevolati con il Bonus Ristrutturazioni e così come già affermato con la circolare 30/E/2020, può accedere allo stesso beneficio chi decide di compare una casa ristrutturata all’interno di interi fabbricati oggetto di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia realizzati dall’impresa.

Ricordiamo che gli interventi ammessi a detrazione fiscale per il bonus ristrutturazione sono i seguenti:

Singole unità immobiliari:

  • 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze (lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Testo Unico dell’edilizia (Dpr 380/2001).
  • Condomini:

  • È detraibile il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione ordinaria,
    manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e
    ristrutturazione edilizia effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali
    (lett. a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Testo Unico dell’edilizia.
  • In riferimento a questa normativa l’acquisto di una casa ristrutturata usufruendo dello sconto in fattura o cessione del credito è fattibile perché gli interventi realizzati dall’impresa sono i medesimi richiamati nel comma 1, lettere a) e b) dell’articolo 16-bis del Testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/1986), cioè i lavori che danno diritto al Bonus Ristrutturazioni.