Nessun commento

Comprare casa per i figli: qualche consiglio

acquistare casa per i figli

Investire nell’acquisto di una casa per i figli è una prerogativa dei genitori italiani. Si tratta infatti di una forma di investimento che nell’immaginario delle famiglie italiane può garantire una certezza economica ai propri eredi.

Gli italiani sono affezionati all’immobiliare e all’acquisto di case di proprietà anche se negli ultimi tempi e soprattutto le ultime generazioni stanno invertendo la tendenza.
Rispetto al 2006 infatti, in cui il 60% degli italiani dichiarava di voler acquistare una casa di proprietà da lasciare in eredità ai propri figli, la percentuale è scesa al 50%.
Nel Sud abbiamo una percentuale lievemente più alta che si attesta intorno al 55%.

La casa è un bene durevole

La convinzione di chi acquista una casa per i propri figli è che il mattone sia un bene durevole e soprattutto è fondata anche l’idea che le nuove generazioni, vista l’instabilità delle condizioni lavorative, non possa acquistare una casa in autonomia.
Quello che spesso i genitori non considerano è che i figli possano vivere in città diverse da quelle in cui sono nati.
Quasi tutti i genitori tendono ad acquistare la casa per i figli nella città di origine, sono molto pochi i genitori che sposterebbero l’investimento in una delle grandi città italiane o meno ancora in una città all’estero.

Nel corso degli anni chi ha deciso di acquistare una casa per i figli si è anche accorto di quanto siano onerosi i costi di manutenzione e mantenimento di una casa che probabilmente non sarà utilizzata per molti anni.

Questo è uno dei motivi per cui probabilmente si inizia a registrare un’inversione di tendenza.
Una soluzione potrebbe essere quella di acquistare casa e metterla in affitto fino al momento in cui i figli non ne potranno usufruire.

I limiti dell’acquisto di una casa per i figli

Probabilmente la precarietà lavorativa dei figli spinge i genitori ad acquistare casa per loro, di solito si impiega la buonuscita o la pensione in questo tipo di investimenti soprattutto perché le banche, per concedere mutui o prestiti, necessitano di redditi solidi che spesso i figli non hanno.

Ovviamente dal punto di vista fiscale questo comporta delle complicazioni. I genitori possono mantenere la proprietà di una seconda casa, ma con il rischio di aumentare la tassazione a loro carico. Allo stesso tempo però anche intestare la casa a un figlio può essere un problema perché si ritroverebbe a pagare delle tasse che probabilmente andrebbero a incidere su una già precaria economia.