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Il piano casa in Puglia: salvo grazie alle modifiche

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Il Consiglio dei ministri ha deliberato la rinuncia all’impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale sulla legge di proroga del Piano casa in Puglia per il 2021.

L’intero settore immobiliare può dunque tirare un sospiro di sollievo.

Il Governo aveva puntato la sua attenzione sulla Legge Regionale 35/2020, che ha disposto la proroga al 31 dicembre 2021 della scadenza del Piano Casa e la possibilità di realizzare gli interventi di ampliamento volumetrico e sostituzione edilizia con premio di cubatura sugli edifici esistenti al 1° agosto 2020.

Di fatto, dunque, la Legge Regionale 35/2021 avrebbe consentito di continuare a realizzare interventi in deroga al Piano paesaggistico territoriale (PPTR).

Su quest’ultimo punto è dovuta dunque intervenire nuovamente la Regione, con l’approvazione della Legge Regionale 3/2021, che ha abrogato le disposizioni che consetivano gli interventi in deroga al Piano paesaggistico.

Grazie a questa correzione, il Governo ha proceduto con il ritirare il ricorso alla Corte Costituzionale.

“La decisione riporta il sereno nell’importantissimo settore dell’edilizia e su uno strumento che assicura lavoro, riduzione di spreco di suolo e legalità”, ha commentato Fabiano Amati, presidente della commissione bilancio e programmazione del Consiglio Regionale.

Il Piano Casa in Puglia è uno strumento che crea lavoro e permette di riqualificare ambiti territoriali degradati o abbandonati, di incrementare gli introiti dei Comuni a titolo di oneri di urbanizzazione, per realizzare investimenti, di evitare consumo di suolo, di utilizzare materiali idonei a realizzare risparmio energetico, di ridurre la filiera della decisione discrezionale e quindi di rendere meno probabili le attività corruttive, così da introdurre maggiore legalità nella pubblica amministrazione.

Per questi motivi, lo stesso Amati ha annunciato di aver presentato una proposta di legge per la proroga del Piano Casa Puglia al 2022.

Per il comparto dell’immobiliare sarebbe certamente un grosso vantaggio, un Piano Casa che possa associarsi anche ad una più ampia normativa sulla rigenerazione urbana e il nuovo popolamento dei borghi dell’entroterra salentino.